Cos’è e a cosa serve

Scopri il ruolo essenziale della Vitamina B12 per il metabolismo, il sistema nervoso e la produzione di globuli rossi.

Sintesi della vitamina B12

La vitamina B12 non può essere prodotta nell’organismo umano. Perciò l‘uomo dipende dall’assunzione esterna di questa vitamina. In natura la vitamina B12 viene esclusivamente sintetizzata dai batteri. Nelle piante non avviene nessuna sintesi di vitamina B12.

La vitamina B12 sintetizzata nei batteri giunge tramite la catena alimentare dapprima nel corpo animale (muscolo, fegato) e quindi attraverso la carne ingerita nell’organismo umano.

Le specie animali come i ruminanti, che con il loro stomaco compartimentale dispongono di un sistema digestivo particolare, sono quindi importanti per la presenza della vitamina B12 nella catena alimentare.

Difatti, nel rumine avviene la sintesi della vitamina B12 attraverso il metabolismo batterico.

Scoperta della vitamina B12

La scoperta e l’isolamento della vitamina B12 si estesero sull’arco di oltre 100 anni tra il 19mo e 20mo secolo. Nelle sezioni seguenti può approfondire la storia della scoperta della vitamina B12.

Durante il 19mo secolo la gente moriva spesso di anemia perniciosa (grave carenza di vitamina B12). Questa malattia era caratterizzata da una forma particolare di anemia, con notevole ingrossamento dei globuli rossi e che spesso aveva esito letale. Il termine anemia perniciosa (maligna, incurabile) proviene da Anton Biermer, che utilizzò questa definizione per la prima volta nel 1872.

Le successive ricerche nel 19mo secolo mostrarono che le ripercussioni della malattia non si limitavano solo ai globuli rossi, ma anche a sintomi neurologici. Disturbi di sensibilità e formicolio della pelle erano stati riscontrati come sintomi accompagnatori dell’anemia perniciosa. Già allora questi sintomi neurologici vennero ricondotti a una degenerazione dei circuiti nervosi. Tuttavia all’epoca non erano conosciuti i meccanismi che portavano a questa degenerazione neuronale.

Soltanto dopo la prima guerra mondiale si scoprì il nesso causale tra l’anemia e la dieta. Si osservò che pazienti sottoposti ad una dieta particolarmente ricca di fegato e carne guarivano dall’anemia perniciosa. Questa fu una scoperta fondamentale nel 1926 per la comprensione della malattia. In ogni caso da allora la malattia non aveva più esito letale. In seguito le ricerche scientifiche si concentrarono sulla caratterizzazione del principio attivo nel fegato. I risultati vennero molto velocemente: infatti già nel 1932 erano disponibili estratti altamente purificati per la somministrazione intramuscolare. Allo stesso momento altri ricercatori ritennero che l’anemia perniciosa non fosse soltanto una malattia di carenza vitaminica, ma fosse anche influenzata da fattori intrinseci soprattutto a livello dello stomaco. Malgrado questa corretta supposizione negli anni 1930, la proteina responsabile per l’assorbimento della vitamina B12 nel tratto intestinale fu identificata soltanto molti anni più tardi (fattore intrinseco).

Nel 1948, dopo la seconda guerra mondiale, si riuscì a determinare e a isolare per la prima volta la sostanza attiva nel fegato. Nella metà degli anni 1950 fu poi scoperta la struttura chimica esatta della vitamina B12. Se prima la vitamina B12 veniva estratta dal fegato, oggi la vitamina B12 è un prodotto di sintesi chimica.

Assunzione della vitamina B12

Assunzione

L’organismo umano necessita dell’assunzione esterna di vitamina B12. Dal momento che l’uomo non è in grado di produrre la vitamina B12 e anche le piante non la sintetizzano, bisogna coprire il fabbisogno tramite l’ingestione di alimenti animali (carne, pesce, crostacei, uova, latte). La carne e soprattutto il fegato contengono grandi quantitativi di questa vitamina. Uova e latte invece hanno un minor contenuto di questa vitamina.

L’assunzione della vitamina B12 nel tratto gastro-intestinale è strettamente controllata

La vitamina B12 appartiene alle vitamine idrosolubili perché non è solubile nei grassi. Per la sua struttura, tuttavia, la B12 non è però nemmeno particolarmente idrosolubile. Per questo motivo in natura questa vitamina è quindi quasi sempre legata a proteine (di deposito o di trasporto). Non esiste in forma libera. Quando si consuma carne o fegato la vitamina B12 deve quindi prima essere liberata dalla sua forma composta. Tramite il processo della masticazione che riduce i componenti e alla saliva che inizia il processo di decomposizione, viene liberata una parte della vitamina. La saliva secerne una proteina (aptocorrina) che lega la vitamina B12.

Assorbimento e deposito della vitamina B12

Nell’ileo, un tratto relativamente corto dell’intestino tenue, il complesso vitamina B12- fattore intrinseco viene assorbito. Nelle cellule dell’ileo la vitamina B12 viene staccata dal fattore intrinseco e in seguito nuovamente legata a un’altra proteina (transcobalamina) e quindi liberata nella circolazione sanguigna (vena porta, circolo portale).

Nello stomaco, dove le proteine sono denaturate dall’azione dell’acido cloridrico, viene liberata una gran parte della vitamina B12 contenuta negli alimenti

La vitamina B12 non rimane comunque sotto forma libera, perché viene subito legata a un’altra proteina (il cosiddetto fattore intrinseco). Il complesso proteico, formato dal legame della vitamina B12 con il fattore intrinseco, viene trasportato nell’intestino tenue. Se viene a mancare l’acido cloridrico o se quest’ultimo viene rilasciato in quantità troppo basse, vengono a mancare da un lato i fattori per la trasformazione delle proteine animali e dall’altro anche la proteina (fattore intrinseco) per legare e assorbire la vitamina B12 nel tratto intestinale. Tale costellazione può causare con il tempo un quadro di carenza di vitamina B12.

Il fegato come luogo di deposito della vitamina B12

Il ruolo del fegato

Tutte le sostanze assorbite dall’intestino tenue giungono attraverso la vena porta nel fegato. Anche la vitamina B12 assorbita sotto forma di transcobalamina dall’intestino viene assorbita dalle cellule epatiche. Nell’organismo il fegato rappresenta il maggior deposito per la vitamina B12. Per la vitamina B12 esiste anche un cosiddetto circolo enteroepatico: una parte della vitamina B12 viene escreta nell‘intestino tramite la bile e quindi riassorbita nuovamente dall’intestino, a patto che vi sia una sufficiente quantità di fattore intrinseco. Lo scopo del circolo enteroepatico della vitamina B12 è quello di aumentare il deposito di questa vitamina nel fegato.

Tutte le cellule necessitano della vitamina B12

Tutte le cellule del nostro corpo sono in grado di assorbire la vitamina B12 tramite ricettori specifici. Ogni cellula dell’organismo necessita dell’assunzione regolare di vitamina B12. Il reperimento regolare di vitamina B12 da parte delle cellule viene garantito dai depositi nel fegato che solitamente sono sufficienti per diversi mesi. La vitamina B12 assume un ruolo importante nel metabolismo cellulare.

Anche la crescita e la divisione cellulare sono influenzate in modo determinante dalla presenza di vitamina B12.